«Inventare un intero sistema linguistico»
Pasolini traduttore di Stefan George
DOI:
https://doi.org/10.13135/2975-0873/12911Parole chiave:
Pier Paolo Pasolini, Stefan George, literary translation, poetry, Friulian languageAbstract
A partire dall’Ottocento, la prassi della traduzione è stata un canale formidabile per arricchire la lingua e la letteratura friulana di nuove espressioni. Se a cavallo fra i due secoli gli scrittori soprattutto goriziani si impegnarono ad allargare il ventaglio degli autori, nel tentativo di trasporre fedelmente il testo poetico di partenza, più avanti, con Pasolini e l’Academiuta di lenga furlana, si mirò invece alla libera ri-creazione poetica, mediante la ricerca dei valori musicali e simbolici di una varietà marginale e non scritta. Pasolini sceglie di prendere le distanze dalle precedenti esperienze di traduzione, ritenute degradanti, e di lavorare su un piano di equivalenza tra lingue, innestando il friulano in una tradizione letteraria di respiro europeo. Le sue traduzioni, che insistono su un delicato sforzo di sostituzioni foniche e melodiche, interessano una decina di lingue e numerosi autori; tra questi spicca Stefan George, il quale probabilmente ha suscitato l’attenzione del giovane Pasolini anche per aver condotto esperimenti poetici in una lingua letteraria di propria invenzione.
From the nineteenth century onwards, the translation has become a formidable channel to enrich Friulian language and literature with new expressions. When the writers from Gorizia, at the turn of the century, widened the range of translated authors, the translation arose as an attempt to faithfully transpose the source poetic text. Later, with Pasolini and his Academiuta di lenga furlana, translation became instead a free poetical re-creation, an imitation which relies on the musical and symbolic values of a marginal and mostly oral language. Pasolini chose to distance himself from previous translation experiences, which he considered degrading, and to work on a level of equivalence between languages, grafting Friulian into a European literary tradition. His translations, which insist on a delicate effort of phonic and melodic substitutions, involve a dozen languages and numerous authors; among these stands out Stefan George, who probably also attracted the young Pasolini’s attention for having conducted po-etic experiments in a literary language of his own invention.
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- 2025-11-29 (2)
- 2025-11-29 (1)
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