Perché si traducono i poeti?
Poesia, traduzione e classi sociali nel secondo dopoguerra italiano
DOI:
https://doi.org/10.13135/2975-0873/12903Parole chiave:
Italian poetry, aestetic of translation, Langston Hughes, Edizioni Avanti!, neorealismAbstract
In un momento di trasformazione e di allargamento di pubblico, tra le spinte politiche democratiche e l’affermarsi del cinema, il secondo dopoguerra letterario in Italia è attraversato dall’estetica del ‘neorealismo’. Nell’ambito della poesia, il genere distintivo per eccellenza, la questione è però più complessa. Qui, l’incontro tra la tradizione borghese e la pluralità di culture subalterne risulta problematico. L’articolo intende indagare questo aspetto intrecciando lo studio delle battaglie simboliche della poesia italiana con la traduzione della contemporanea poesia straniera. Adoperando un metodo sociologico, la ricerca si sviluppa esplorando varie zone del campo letterario: 1) il circuito ristretto della poesia (e il suo giudizio elitario); 2) l’ambito più allargato delle traduzioni di poesia attuate da poeti-traduttori; 3) il ruolo della traduzione di poesia in una casa editrice dichiaratamente eteronoma, l’Avanti! Edizioni, sempre in limine tra periferia e centro, nel confine labile tra letteratura, politica ed etnomusicologia.
In a moment of transformation and audience expansion, caught between democratic political pushes and the rise of cinema, the post-World War II literary period in Italy is pervaded by the aesthetic of ‘neorealism’. However, in the realm of poetry, the distinctive genre par excellence, the issue is more complex. Here, the encounter between the bourgeois tradition and the plurality of subaltern cultures proves problematic. The article intends to investigate this aspect by intertwining the study of the symbolic battles of Italian poetry with the translation of contemporary foreign poetry. Employing a sociological method, the research develops by exploring various zones of the literary field: 1) the restricted circuit of poetry (and its elitist judgment); 2) the broader scope of poetry translations carried out by poet-translators; 3) the role of poetry translation in an overtly heteronomous publishing house, the Avanti! Edizioni, always poised on the edge between periphery and center, within the labile boundary between literature, politics, and ethnomusicology.
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- 2025-11-29 (2)
- 2025-11-29 (1)
