Tommaso Cannizzaro
DOI:
https://doi.org/10.13135/2975-0873/11122Parole chiave:
Tommaso Cannizzaro, Translation theory, History of translation, Italy, PoetryAbstract
Versatile poliglotta, autodidatta, traduttore instancabile, oltre che divulgatore di poesia e poeta a sua volta, Tommaso Cannizzaro (1838-1921) si confrontò con le lingue più diverse – tra cui, in particolare, il persiano, il portoghese, il tedesco, il francese, l’antico norreno, il castigliano, l’ungherese – e da ciascuna ricavò versioni italiane o siciliane (e in qualche caso, francesi) di testi classici e contemporanei, che in parte pubblicò. La sua riflessione sul tradurre si ricava non tabto da saggi o monografie sul tema, quanto dalla sua stessa attività traduttiva, dai paratesti che accompagnano le edizioni, dalle lettere (in gran parte inedite) e dalle tante carte sparse, a cominciare da appunti, glossari, progetti e note a margine delle edizioni a stampa.