La traduzione endolinguistica dei classici italiani
I casi di Calvino e Manzoni, con una riflessione su Leonardo da Vinci
DOI:
https://doi.org/10.13135/2975-0873/10988Parole chiave:
Italian Classics, Adaptation, Communication, Endolinguistic Translation, Transmedia TranslationAbstract
Traduzioni e adattamenti sono oggi indispensabili per leggere e far leggere i classici dei secoli passati, altrimenti destinati alla dimenticanza. Il contributo riflette su qualche caso editoriale di quella che Roman Jakobson ha definito traduzione endolinguistica, delle Fiabe italiane di Italo Calvino (1956) a I promessi sposi raccontati da Lucia di Annalisa Strada e Gianna Re (2023). Ma allarga la riflessione anche a forme diverse di divulgazione dei classici quali la biografia romanzata, con il caso della storia della madre di Leonardo da Vinci narrata da Carlo Vecce nel Sorriso di Caterina (2023), e la traduzione transmediale, con il caso del graphic novel di Sara Colaone tratto dal Barone rampante di Calvino (2023). Per analizzare le strategie di adattamento e riscrittura si rifà alle quattro massime conversazionali proposte dal filosofo Herbert Paul Grice: bisogna essere informativi (quantità), dire la verità (qualità), essere pertinenti (relazione), e sempre perspicui e ordinati (modalità).
Translations and adaptations are indispensable today to read and have read the classics of past centuries, otherwise doomed to oblivion. This contribution reflects on several editorial cases of what Roman Jakobson defined as intralingual translation, from Italo Calvino's Fiabe italiane (1956) to I promessi sposi raccontati da Lucia by Annalisa Strada and Gianna Re (2023). The discussion also extends to different forms of disseminating the classics, such as the fictionalized biography, with the example of Carlo Vecce's Il sorriso di Caterina (2023), which narrates the story of Leonardo da Vinci's mother, and transmedia translation, with the example of Sara Colaone's graphic novel adaptation of Calvino's Il barone rampante (2023). To analyze the strategies of adaptation and rewriting, the discussion draws on the four conversational maxims proposed by philosopher Herbert Paul Grice: one must be informative (quantity), truthful (quality), relevant (relation), and always clear and orderly (manner).