Norme redazionali

TESTO

I testi vanno digitati utilizzando il tondo normale, introducendo il corsivo solamente dove necessario (titolo di opere d’arte, titolo di libri, titolo di un capitolo, titolo di poesia, titolo di mostra, parola in lingua straniera...). Non introdurre il neretto (o grassetto o bold), né il Maiuscolo (che non sia l’iniziale di frase o di nomi propri), né il MAIUSCOLETTO, né tabulazioni (come i rientri). Ogni articolo deve essere inviato alla redazione con un abstract in inglese di 800/1000 battute (comprensivo di traduzione in inglese del titolo del saggio).

IMMAGINI
Per immagini fornite in formato elettronico o digitale, è necessaria una risoluzione minima di 300 dpi. Eventuali tabelle devono essere fornite in Word, mentre eventuali grafici vanno presentati in un file a parte in Word, Excel o pdf, con risoluzione di 300 dpi.

CITAZIONI
Per le citazioni (infratesto) si utilizzano i segni caporali « » in apertura e in chiusura di citazione. Se superiori alle tre righe, le citazioni dovranno essere segnate con un corpo minore rispetto al testo e senza i segni « » in apertura e in chiusura.

TITOLI
I titoli di film, testi a stampa, opere teatrali, mostre, convegni vanno in corsivo. Per la citazione di un film straniero di cui esista una versione italiana, occorre utilizzare quest’ultima; soltanto alla prima occorrenza si indicherà, tra parentesi tonde, il titolo originale (senza usare id. nel caso di titolo uguale), seguito dall’indicazione dell’autore (nome puntato, cognome per esteso) e dell’anno di uscita: La valle dell'Eden (East of Eden, E. Kazan, 1955)

VIRGOLETTE
Le virgolette alte “ ” dovranno essere usate nei casi seguenti: quando si vuole dare una particolare enfasi a una parola di uso comune; al posto di quelle caporali in un contesto già fra virgolette; quando si fa un uso metaforico di una parola. Le virgolette caporali « » dovranno essere usate: nel discorso diretto, nelle citazioni.

NOTE
Le note vanno a piè di pagina e devono essere composte utilizzando lo strumento di inserimento note e numerate in cifre arabe. Nel citare un’opera si devono indicare il nome dell’autore (nome puntato, cognome per esteso), il titolo dell’opera in corsivo, il nome dell’editore, la città e l’anno di edizione e l’eventuale riferimento di pagina (p. per una pagina, pp. per due o più).
Per opere straniere tradotte in italiano, solo la prima volta si indicherà, tra parentesi quadre, il titolo originale, il nome dell’editore, la città e l’anno di edizione:
L. Villari, L’insonnia del Novecento, Bruno Mondadori, Milano 2002.
L. Gorgolini, A. Malfitano, Memorie italiane. Dalla guerra al miracolo economico (1940- 1963), Pearson Italia, Milano-Torino 2012.
S. Parigi, Neorealismo. Il nuovo cinema del dopoguerra, Marsilio, Venezia 2014, pp. 3-5.
M. Maffesoli, Note sulla postmodernità, Lupetti, Milano 2005 [ed. or. Notes sur la postmodernité, Editions du Félin, Paris 2003].

Curatele:
F.M. Battaglia, B. Benvenuto (a cura di), Professione reporter. Il giornalismo d’inchiesta nell’Italia del dopoguerra, Rizzoli, Milano 2008.

Saggio o capitolo di libro:
S. Alovisio, I temi nazionali e la costruzione dell’identità italiana, in S. Alovisio, G. Carluccio (a cura di), Introduzione al cinema muto italiano, UTET, Novara 2014, p. 125.
L. Micciché, Documentario e finzione, in Id. (a cura di), Studi su dodici sguardi d’autore in cortometraggio, Associazione Philip Morris Progetto Cinema, Lindau, Torino 1995.

Lavoro compreso in una pubblicazioni periodica:
Dopo il nome dell’autore e il titolo del contributo si dovranno indicare il nome della pubblicazione tra virgolette “ ”, il numero della rivista e l’anno:

A. Angelini, Il busto marmoreo di Alessandro VII scolpito da Gian Lorenzo Bernini, “Prospettiva”, 89-90, 1998, pp. 184-192.
Jean Baudrillard, Desert for Ever, “Traverses”, 19, 1980.

Citazione a distanza di un’opera già citata:
si ripetono soltanto il nome dell’autore e il titolo dell’opera:
G. Crainz, Il paese reale. Dall’assassinio di Moro all’Italia di oggi, cit.

Citazione immediatamente successiva di un’opera già citata:
Ivi, quando cambia il numero di pagina; Ibid, quando il numero di pagina è identico:
L. Passerini, Autoritratto di gruppo, Firenze, Giunti 1988, p. 45.
Ivi, p. 39.
Ibid.

Citazione di articoli di quotidiano:
M. Morasso, La nuova pittura al Salon d’Automne. Un consiglio agli ordinatori della Esposizione di Venezia, “Il Marzocco”, 23 ottobre 1904, p. 3.

Lemma in dizionari o enciclopedie:
G. De Caro, ad vocem Borghese, Marcantonio, in Dizionario biografico degli italiani, XII, Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, Roma 1970, p. 602.

Segnalazione dell’edizione originale di un’opera consultata in un’edizione più recente:
si può ricorrere alle parentesi quadre:
L. Bianciardi, La vita agra, Feltrinelli, Milano 2013 [1962]