Lingue senza consonanti bilabiali

  • Marco Carchia University of Turin

Abstract

L'esistenza di consonanti nei punti d'articolazione velare, alveolare e bilabiale sembra rappresentare la base della costruzione di un sistema consonantico, come descritto da vari autori, seguendo svariati approcci. Ciononostante, è possibile riscontrare in letteratura alcuni sporadici riferimenti a lingue prive di qualsiasi fonema bilabiale, soprattutto da parte di autori specializzati in lingue native americane. Per questo motivo, la presenza di consonanti bilabiali non può essere considerata un universale linguistico ma piuttosto una tendenza universale, che, come tale, ammette alcune eccezioni. I riferimenti sopracitati descrivono il fenomeno da una prospettiva puramente sincronica, non includendo pertanto, non solo lingue estinte, ma anche quelle che hanno presentato in un momento lontano della loro storia la mancanza di questi suoni, introdotti in seguito nel loro inventario fonemico.

Questo articolo fornisce anzitutto una mappatura di tutte le lingue e le famiglie linguistiche interessate, indipendentemente dal fatto che siano vive, estinte o caratterizzate dal fenomeno in un momento lontano nel tempo. Inoltre, presenta una descrizione di come il fenomeno si manifesta, basandosi sull'analisi delle varie lingue e famiglie implicate, accanto ad una spiegazione delle possibili motivazioni che ne sono alla base.

 

Pubblicato
2021-06-28
Come citare
Carchia, M. (2021). Lingue senza consonanti bilabiali. RiCOGNIZIONI. Rivista Di Lingue E Letterature Straniere E Culture Moderne, 8(15), 135-157. https://doi.org/10.13135/2384-8987/5820
Sezione
ItINERARI