Contro il teatro sociale
Il caso della Compagnia della Fortezza
DOI:
https://doi.org/10.4000/mimesis.2592Parole chiave:
Teatro sociale, Teatro in carcere, Compagnia della Fortezza, Armando PunzoAbstract
Quando nel 1988 Armando Punzo varca per la prima volta i cancelli della Fortezza Medicea di Volterra non può di certo sapere che con la sua compagnia di teatro, la prima compagnia stabile fondata all’interno di un carcere, darà vita a un’esperienza senza precedenti nel mondo per il livello di sperimentazione artistica che riuscirà a raggiungere. Non lo sa, ma lo progetta fin dall’inizio, dal momento in cui le duecento ore di laboratorio inizialmente autorizzate dal Comune di Volterra e dalla Regione Toscana si trasformano di fatto in millecinquecento, per precipitare infine nel debutto di una prima creazione (nel 1989) che attirerà all’interno dell’istituto penitenziario una nutrita schiera di critici e operatori teatrali. Nel corso di oltre trent’anni di lavoro e spettacoli coronati da innumerevoli premi teatrali e letterari, l’esperienza della Fortezza, pur senza mai intraprendere azioni di proselitismo, ha ispirato centinaia di altre esperienze di lavoro artistico all’interno delle carceri italiane ed europee, contribuendo da un lato a diffondere una pratica meritoria dal punto di vista sociale e politico, ma dall’altro ad alimentare pur senza volerlo un sempre più diffuso convincimento che possa esistere un genere di teatro etichettato come “Teatro Carcere” e che nelle esperienze che vi afferiscono si possano rintracciare caratteristiche fondanti comuni. Ripercorrendo la storia della Compagnia della Fortezza e gli studi ad essa dedicati, il contributo si propone di mostrare le ragioni per cui le categorie di “Teatro Sociale” e di Teatro Carcere” risultano inadeguate ad indagare le caratteristiche stilistiche, formali e pedagogiche di questa specifica esperienza e, soprattutto, dimostrare che gli importanti risultati ottenuti sul fronte sociale e politico sono proprio la ricaduta di un progetto schiettamente artistico.