Il gusto dell’educazione: la tradizione indiana e l’esperienza dell’imitazione artistica

Autori

DOI:

https://doi.org/10.4000/mimesis.2560

Parole chiave:

rasa, Indian aesthetics, imitation, acting, aesthetic experience

Abstract

Nella tradizione dell'estetica indiana, Il concetto di rasa fa riferimento a un'esperienza che ha il duplice esito del piacere e dell'istruzione, che il mito di fondazione delle arti performative nel primo capitolo del Nāṭyaśāstra indica essere l'obiettivo del "quinto Veda". I commentatori del trattato attribuito a Bharata hanno sviluppato il concetto di rasa, spesso divergendo nelle conclusioni, che Abhinavagupta (x-xi sec.) riassume e discute nella sua esegesi del Nāṭyaśāstra. L'eclettico mistico e filosofo shivaita kashmiro interpreta l'esperienza dello spettatore come la condivisione degli stati rappresentati sulla scena dal performer,  "generalizzati" al di là di ogni peculiarità individuale e pertanto offerti come una piacevole "gustazione" delle emozioni nella loro espressione universale. Tale gustazione è fatta corrispondere a un'esperienza non-ordinaria, non-mondana, alla coscienza della non-dualità dell'universo stesso. Il compito del poeta e dell'attore, allora, non è "imitare" la realtà nel senso corrente del termine, ma purificarla dai suoi tratti occasionali al fine di giungere alla conoscenza delle cose come sono realmente, il fine ultimo di un percorso educativo.

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Biografia autore

Edoardo Giovanni Carlotti, Università degli Studi di Torino

Ricercatore confermato, insegna Storia del Teatro Asiatico al DAMS di Torino. Le sue ricerche hanno riguardato la scena europea (area anglofona e francofona) tra Ottocento e Novecento, con particolare attenzione al movimento simbolista, e i trattati settecenteschi e ottocenteschi sull’arte dell’attore. I suoi attuali interessi di ricerca si concentrano sia sullo studio della trattatistica teatrale delle tradizioni asiatiche (con particolare attenzione al pensiero estetico indiano), sia sulla potenzialità di un approccio interdisciplinare (fisiologia, neuroscienze cognitive, estetica) all’esperienza delle arti performative, condotto secondo una prospettiva storico-culturale. Ha all’attivo più di cinquanta titoli tra monografie, articoli su riviste scientifiche e altre tipologie di pubblicazione.

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Pubblicato

2022-12-02

Come citare

Carlotti, E. G. (2022). Il gusto dell’educazione: la tradizione indiana e l’esperienza dell’imitazione artistica. Mimesis Journal, 11(2), 29–46. https://doi.org/10.4000/mimesis.2560