Per una “storia delle storie” della nascita degli studi in danza nell’università italiana fra pratiche di disciplinizzazione e tendenza agli sconfinamenti

Roberta Ferraresi

doi:10.4000/mimesis.2780

Roberta Ferraresi Università degli Studi di Cagliari https://orcid.org/0000-0001-6850-0237

DOI: https://doi.org/10.4000/mimesis.2780

Abstract

Il saggio si propone di indagare alcuni aspetti distintivi nei processi generativi degli studi di danza nell'università italiana, al momento della loro definizione come disciplina scientifica e accademica, da due punti di vista principali: da una parte, con la guida di quelle studiose e studiosi che, negli ultimi anni, hanno tentato di ripercorrere la vicenda in questione, ricostruendo possibili storie della disciplina, anche in relazione agli scenari di ricerca internazionali; dall'altro lato, sono esaminati i contesti artistici, sociali e scientifici entro i quali la "nuova" disciplina si incardina nell'università fra anni Ottanta e Novanta. Attraverso questa particolare ottica, infine, è proposta una rilettura delle prospettive e delle motivazioni sottese alle varie "auto-storicizzazioni" coreologiche che sono considerate all'interno del contributo, decostruendo e ricostruendo quelle che sono state individuate come le caratteristiche peculiari della disciplina in statu nascendi.

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Biografia autore

Roberta Ferraresi, Università degli Studi di Cagliari

Roberta Ferraresi è Professoressa associata in Discipline dello spettacolo presso il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali dell’Università di Cagliari, dove insegna presso diversi Corsi di Studio della Facoltà di Studi umanistici. È membro del Comitato Editoriale della rivista “Mimesis Journal” e del Comitato scientifico dell’omonima collana pubblicata dai tipi di Accademia University Press. Collabora con il progetto Ormete - Oralità Memoria Teatro. I suoi temi di ricerca riguardano i movimenti poetici-politici di ripensamento delle arti performative nel Novecento e nel contemporaneo; la storia e gli sviluppi degli studi e della critica; la storiografia teatrale, anche nelle sue intersezioni con il web. Parallelamente al percorso accademico, da sempre coltiva un’operatività attiva nella scena contemporanea: occupandosi di critica su alcune riviste, fra cui “Doppiozero” e “La falena”; di politiche culturali-teatrali, prestando consulenza per vari enti pubblici (Regioni e MiC); di progetti di approfondimento, ricerca, formazione alla scrittura e alla spettatorialità, in collaborazione con alcune realtà teatrali italiane (Biennale di Venezia, Piccolo Teatro di Milano, Festival di Santarcangelo etc.).