Consignatas in animis notiones. Cicerone sulla reminiscenza platonica (parte I)
DOI:
https://doi.org/10.13135/2532-5353/6869Abstract
Questo articolo mira a enucleare le funzioni che, in alcuni passi ciceroniani, espleta la dottrina platonica della reminiscenza. Anche se l’adesione di Cicerone a questo segmento teorico non può essere provata in via definitiva, si rivela molto probabile che l’Arpinate gli abbia riconosciuto almeno due valori: 1) la capacità di mettere in contatto l’anima con il vero essere, che è quello delle forme intelligibili; 2) la legittimazione dell’aspirazione a praticare attività che non coinvolgano il corpo, ma solo l’anima (come la divinazione).
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