Wor(l)d-Image Trans-formation: Looking through DALL-E 2 and Midjourney

Abstract

Walter Benjamin rifletteva sul rapporto tra immagine e didascalia, chiedendosi se la didascalia sarebbe diventata l'elemento più significativo di un'immagine. E se la didascalia diventasse l'immagine? La relazione tra didascalia e immagine è stata aperta a una nuova esplorazione dai recenti modelli di generazione di testo-immagine dell'intelligenza artificiale (IA), come DALL-E 2 e Midjourney. Modelli come DALL-E 2 e Midjourney generano immagini quando l'utente invia una richiesta scritta, anche una sola parola o una frase. Seguendo il concetto di cosmotecnica di Yuk Hui e il paradigma post-umanista di Joanna Zylinska, questo lavoro analizza DALL-E 2 e Midjourney come tecnologie della visione che offrono un'apertura e una chiusura alla nozione greca di techné nel XXI secolo. In primo luogo, DALL-E 2 e Midjourney sono discussi come generatori algoritmici di un dizionario visivo già stabilito. La generazione algoritmica di immagini viene quindi criticata in quanto riconfigura l'immaginazione umana attraverso un doppio processo di razionalizzazione (linguaggio - calcolo - immagine) e minaccia la sensibilità umana. In secondo luogo, DALL-E 2 e Midjourney sono discussi come entità non umane in grado di superare i modi di vedere umani. Seguendo la relazione intrinseca tra arte e tecnologia, la seconda parte di questo articolo si concentra su se e come una nuova sensibilità del “fuori” possa essere raggiunta attraverso tecnologie come Midjourney e DALL-E. Si sostiene che tali modelli abbiano la possibilità di consentire un ulteriore coinvolgimento visivo.

Pubblicato
2023-12-20
Come citare
Stanusch, N. (2023). Wor(l)d-Image Trans-formation: Looking through DALL-E 2 and Midjourney. La Valle dell’Eden, (41-42), 85-94. https://doi.org/10.13135/1970-6391/10831