La finestra algoritmica sulla realtà

Abstract

La centralità del dispositivo negli studi sull’immagine ha messo in luce quanto quello che Belting chiama “mezzo ospitante” abbia un ruolo di primaria importanza nella regolamentazione della vita dei propri utenti. I dispositivi “parlano”; e nello stesso tempo suggeriscono, organizzano, invitano a “vedere” e, conseguentemente, “a fare”. L’economia del visuale diviene così economia dell’immaginario, per le ricadute che l’immagine ha su quest’ultimo, come Morin ha attentamente indagato nella sua tetralogia sulle immagini tecniche. Particolare, a riguardo, risulta il modo in cui vengono proposte e fatte circolare le immagini all’interno della dimensione degli algoritmi che strutturano i motori di ricerca e i social network. L’intervento che si propone intende partire proprio dalla logica che caratterizza questi algoritmi – che organizzano una specifica proposta all’utente, che ne rispecchia gusti e visione del reale –; il fine è duplice: da un lato, si intende indagare questa specifica forma di “new visual regime” realizzato per mezzo dall’immagine operativa legata all’algoritmo; dall’altro, si intende mettere in luce l’importanza di alcuni studi sul visuale che si propongono di sviluppare quelle che Mirzoeff definisce “strategie” contro “l’impiego politico”, denunciato da Bredekamp, che viene fatto delle immagini tecniche in dialogo, in questo caso, con l’algoritmo.

Pubblicato
2023-12-20
Come citare
Rabbito, A. (2023). La finestra algoritmica sulla realtà. La Valle dell’Eden, (41-42), 23-37. https://doi.org/10.13135/1970-6391/10820