Pubblicato 2024-07-24
Parole chiave
- realismo critico; sistemi adattivi; formazione medica e infermieristica; progettazione formativa
Abstract
In questo articolo si discute una visione della conoscenza ispirata ai principi del realismo critico e del pensiero sistemico. L ’immagine della scomposizione della luce bianca da parte di un prisma viene usata come metafora per esprimere il concetto che la realtà è composta da meccanismi e oggetti materiali e immateriali, come quelli coinvolti nell’educazione, che possono essere rappresentati in modi diversi. La realtà è conoscibile, ma non nella sua interezza (luce bianca). Ne possiamo avere una conoscenza solo in accordo a un punto di vista (uno dei colori) e accettando il limite intrinseco al fatto che la realtà – specie quella educativa – è un sistema complesso aperto. Ciò implica che i nessi causa-effetto lineari fra oggetti sono solo semplificazioni fallaci e che l’unica conoscenza che possiamo avere è quella di tendenze probabilistiche delle relazioni fra oggetti. È anche illusorio pensare di poter sanare le contraddizioni ed i paradossi del mondo fisico e umano: possiamo solo accettarli. Questa posizione viene illustrata con esempi relativi alla scelta dei metodi didattici e all’influenza che i processi socioculturali e psicologici hanno sui processi di formazione. La scelta del punto di vista disciplinare ed epistemologico con cui affrontiamo l’impresa educativa è una responsabilità del formatore, che la effettua sulla base della sua competenza e di una disposizione ispirata all’etica della cura e della responsabilità.