Contrasto alla discriminazione delle persone LGBTQIA+. Percorsi di formazione e intervento per studentə universitarə e professionistə
Abstract
INTRODUZIONE (BACKGROUND)
Sempre più spesso, in ambito socio-sanitario, sono disponibili eventi formativi attenti e orientati ad accogliere le minoranze (ad es. etniche, religiose), ma sono ancora pochi quelli che contribuiscono a un ascolto attento e rispettoso dell’individualità delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans*, intersex e tutte le persone (LGBTQIA+).
OBIETTIVI DEL SIMPOSIO
L’obiettivo del simposio è quello di presentare progetti sia di formazione, sia di intervento, sui temi legati alla discriminazione delle persone LGBTQIA+, che hanno coinvolto figure professionali in formazione, ma anche coloro che, a diverso titolo, si occupano della salute.
ARTICOLAZIONE /METODO
Il contributo dell’Università di Milano Bicocca si focalizza sulla costruzione e condivisione, nelle aree di prossimità sociale, di interventi che possano contribuire a diminuire i livelli di omonegatività e produrre un possibile cambiamento rappresentazionale. I dati ottenuti suggeriscono che gli interventi proposti possono avere un impatto significativo sulle persone con atteggiamenti più negativi nei confronti dell’orientamento sessuale omosessuale, migliorando gli stessi atteggiamenti, sia per quanto riguarda le persone gay e lesbiche, sia per quanto riguarda le coppie dello stesso sesso.
La presentazione di Sapienza descrive l’implementazione di una Safe Zone all’interno di Sapienza. Il progetto formativo ha coinvolto docenti universitari e personale non docente di Sapienza Università di Roma. Le Safe Zone sono luoghi di ascolto e di condivisione volti a promuovere l'inclusione e il supporto nei confronti della componente studentesca. Hanno l’obiettivo di promuovere un ambiente in cui le persone appartenenti a minoranze sessuali e di genere possano esprimersi a pieno da un punto di vista sociale, emotivo e intellettuale attraverso la creazione di una rete di supporto visibile e competente.
Il contributo dell’Università di Cagliari presenta i risultati di un progetto di ricerca-intervento sul benessere delle persone trans* nei contesti socio-sanitari. Le risposte fornite da 325 psicologhə/psicoterapeutə e 107 persone trans* hanno messo in luce l’assenza di un’adeguata preparazione delle figure professionali e i timori delle persone trans* nell’accedere ai servizi di cura. I risultati hanno consentito di strutturare percorsi formativi rivolti al personale socio-sanitario, finalizzati all’acquisizione di strumenti per lavorare secondo un approccio affermativo e culturalmente competente.
Il contributo dell’Università di Torino presenta due differenti tipologie di percorsi formativi nati da due progetti. I percorsi, uno online e uno in presenza, sono stati realizzati grazie al cofinanziamento dell’Unione Europea e della Fondazione CRT di Torino e si sono focalizzati sulla questione della terminologia essenziale LGBTI+, l’introduzione e la comprensione degli ostacoli che le persone LGBTI+ possono incontrare durante la quotidianità, il quadro giuridico italiano ed europeo, nonché le strategie per accogliere le persone trans* e intersessuali.
INTRODUZIONE (BACKGROUND)
Sempre più spesso, in ambito socio-sanitario, sono disponibili eventi formativi attenti e orientati ad accogliere le minoranze (ad es. etniche, religiose), ma sono ancora pochi quelli che contribuiscono a un ascolto attento e rispettoso dell’individualità delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans*, intersex e tutte le persone (LGBTQIA+).
OBIETTIVI DEL SIMPOSIO
L’obiettivo del simposio è quello di presentare progetti sia di formazione, sia di intervento, sui temi legati alla discriminazione delle persone LGBTQIA+, che hanno coinvolto figure professionali in formazione, ma anche coloro che, a diverso titolo, si occupano della salute.
ARTICOLAZIONE /METODO
Il contributo dell’Università di Milano Bicocca si focalizza sulla costruzione e condivisione, nelle aree di prossimità sociale, di interventi che possano contribuire a diminuire i livelli di omonegatività e produrre un possibile cambiamento rappresentazionale. I dati ottenuti suggeriscono che gli interventi proposti possono avere un impatto significativo sulle persone con atteggiamenti più negativi nei confronti dell’orientamento sessuale omosessuale, migliorando gli stessi atteggiamenti, sia per quanto riguarda le persone gay e lesbiche, sia per quanto riguarda le coppie dello stesso sesso.
La presentazione di Sapienza descrive l’implementazione di una Safe Zone all’interno di Sapienza. Il progetto formativo ha coinvolto docenti universitari e personale non docente di Sapienza Università di Roma. Le Safe Zone sono luoghi di ascolto e di condivisione volti a promuovere l'inclusione e il supporto nei confronti della componente studentesca. Hanno l’obiettivo di promuovere un ambiente in cui le persone appartenenti a minoranze sessuali e di genere possano esprimersi a pieno da un punto di vista sociale, emotivo e intellettuale attraverso la creazione di una rete di supporto visibile e competente.
Il contributo dell’Università di Cagliari presenta i risultati di un progetto di ricerca-intervento sul benessere delle persone trans* nei contesti socio-sanitari. Le risposte fornite da 325 psicologhə/psicoterapeutə e 107 persone trans* hanno messo in luce l’assenza di un’adeguata preparazione delle figure professionali e i timori delle persone trans* nell’accedere ai servizi di cura. I risultati hanno consentito di strutturare percorsi formativi rivolti al personale socio-sanitario, finalizzati all’acquisizione di strumenti per lavorare secondo un approccio affermativo e culturalmente competente.
Il contributo dell’Università di Torino presenta due differenti tipologie di percorsi formativi nati da due progetti. I percorsi, uno online e uno in presenza, sono stati realizzati grazie al cofinanziamento dell’Unione Europea e della Fondazione CRT di Torino e si sono focalizzati sulla questione della terminologia essenziale LGBTI+, l’introduzione e la comprensione degli ostacoli che le persone LGBTI+ possono incontrare durante la quotidianità, il quadro giuridico italiano ed europeo, nonché le strategie per accogliere le persone trans* e intersessuali.