Chiesa cattolica e democrazia: un rapporto problematico

Autori

  • Giovanni Filoramo Università di Torino

DOI:

https://doi.org/10.13135/2036-542X/7655

Parole chiave:

Catholic Church, democracy, Second Vatican Council, potestas indirecta, Liberty of Conscience

Abstract

L'articolo presenta le posizioni del Magistero sulla democrazia a partire dal Concilio Vaticano II. Da questa presentazione risulta chiaro che, oltre al riconoscimento dei valori democratici basati sulla dignità della persona umana creata a immagine e somiglianza di Dio, e dei relativi diritti umani, il Concilio non ha innovato rispetto ai principi della dottrina tradizionale della Chiesa cattolica formatasi in epoca moderna in risposta all'ascesa dello Stato moderno e alle rivoluzioni liberali. La Chiesa è una Societas perfecta, il cui potere spirituale è radicato nella rivelazione di Dio e nel potere che Cristo ha inviato a Pietro e ai suoi successori. Lo Stato, anche nella sua forma liberale, deve rispettare i dettami della legge naturale. Per Giovanni Paolo II una democrazia che non vincola e vincola le scelte alla verità (della Chiesa) si trasforma in un nuovo totalitarismo, le cui pretese si basano sul semplice voto.

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Pubblicato

2011-08-01