Il bambino filosofo

Alle origini della creatività

Autori

  • Valentina Martini Università di Modena e Reggio Emilia

DOI:

https://doi.org/10.13135/2036-542X/7621

Parole chiave:

Philosophy, children, creativity, Mattew Lipman, inquiry

Abstract

L'obiettivo di questo articolo è quello di mettere a fuoco un aspetto della creatività filosofica che generalmente riceve poca attenzione, ovvero quello legato all'infanzia e ai processi cognitivi nell'infanzia e nell'adolescenza. Quali dimensioni del pensiero controllano la capacità filosofica dei bambini? Il nostro lavoro offre un possibile punto di vista, partendo dalle opere di alcuni autori contemporanei interessati al processo di pensiero infantile. I risultati delle loro ricerche convergono verso il riconoscimento della creatività filosofica nell'infanzia e la possibilità di arrivare a una descrizione sperimentale. Prendiamo in prestito il concetto di creatività filosofica dalle opere di Matthew Lipman, fondatore del metodo filosofico e pedagogico chiamato Philosophy for Children (P4C), che sottolinea la capacità delle abilità di pensiero multidimensionali di attivarsi in una comunità di indagine. La P4C sottolinea la duplice importanza del pensiero: da un lato, argomentativo, critico e razionale; dall'altro, narrativo, creativo e immaginativo. Non c'è contrasto tra l'argomentazione critica che utilizza criteri intersoggettivi per formulare giudizi e la creatività come costruzione di significati alternativi.

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Pubblicato

2012-11-01