Architectural turn. Il filosofo e le sfide del progetto
DOI:
https://doi.org/10.13135/2385-1945/4201Abstract
I rapporti diretti tra il filosofo e l’architetto sono storicamente molto più rari di quanto le tendenze contemporanee possano far credere. A differenza dell’interesse destatogli dal principe, si pensi ai burrascosi trascorsi tra Platone e Dionisio tiranno di Siracusa, il filosofo ha sempre avuto difficoltà a interloquire con l’architetto, sia per ragioni storiche – com’è noto il prestigio intellettuale dell’architetto varia con le epoche e inizia ad assumere i caratteri sociali e professionali che oggi lo caratterizzano a partire dal XV secolo con la riscoperta del De architectura di Vitruvio e la fiorente stagione della trattatistica – sia per ragioni strettamente legate al suo metodo e ai suoi obiettivi.