Spettri

Polonia 1938

Autori

  • Giulia Randone Università degli Studi di Torino

DOI:

https://doi.org/10.4000/mimesis.275

Parole chiave:

Jacek Woszczerowicz, Józef Węgrzyn, Strachy, cinema polacco, teatro polacco

Abstract

L’articolo prende in esame un film di successo nella Polonia alla fine degli anni Trenta, Strachy (Spettri), per indagare le istanze di rinnovamento artistico di cui fu portatore, sul piano della regia, della sceneggiatura e della recitazione. In particolare, l’analisi del lavoro compiuto dagli attori Józef Węgrzyn e Jacek Woszczerowicz su due personaggi di secondo piano consente di osservare da una prospettiva inedita lo sforzo – che fu comune alle più importanti esperienze artistiche del XX secolo, in Polonia e in Europa – in direzione di una recitazione libera dai cliché, dai dettami del naturalismo e percorsa da venature grottesche.

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Biografia autore

Giulia Randone, Università degli Studi di Torino

Dottoranda di ricerca presso il Dipartimento di Studi Umanistici, sezione Musica e Spettacolo, dell’Università di Torino. I suoi studi vertono sul teatro polacco del Novecento e in particolare sulla poetica di attori come Jacek Woszczerowicz, Ida Kaminska e Józef Węgrzyn.

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Pubblicato

2024-02-02

Come citare

Randone, G. (2024). Spettri: Polonia 1938. Mimesis Journal, 2(1), 79–92. https://doi.org/10.4000/mimesis.275

Fascicolo

Sezione

Primavera degli studi