Il più grande performer vivente

Il teatro di Antonio Rezza e Flavia Mastrella

Parole chiave: Antonio Rezza, Flavia Mastrella, performer, corpo, voce, antilingua, comico, antagonismo

Abstract

Classe 1965, novarese ma laziale d’adozione, Antonio Rezza rappresenta un caso di studio esemplare di un performer che afferma la propria radicale alterità e al tempo stesso s’inserisce in un contesto di azione multimediale, affrontando, con metodi e strategie calibrate, contesti espressivi differenti, partendo dal teatro e approdando alla televisione, al cinema e alla letteratura. Critici occasionali e recensori fedeli fanno esercizio di aggettivazione per descriverne azioni e affabulazioni: ciniche, dissacratorie, folli, ribelli, travolgenti, tracotanti, e così via. Tra i suoi (non molti) esegeti c’è anche chi ha scomodato Carmelo Bene e Antonin Artaud, almeno per compararne l’indole anarchica e la sfacciata aggressivi-tà nelle apparizioni pubbliche. Tuttavia Rezza è prima di tutto un artista contemporaneo. Insieme a Flavia Mastrella, scultrice con la quale collabora da oltre vent’anni, ha dato vita a una serie di lavori che tuttora attendono un’analisi organica, per quanto rischiosa. Il saggio qui proposto ha lo scopo di fornire un primo, parziale orientamento all’interno di un percorso artistico magmatico e, se si vuole, sconnesso come quello del duo Rezza-Mastrella, binomio che appare inscindibile per quel che riguarda la dimensione performativa (diversa e più individuale, infatti, l’attività letteraria, in cui Antonio Rezza firma da solo i romanzi pubblicati). Per questo, a una prima parte (firmata da Carlo Titomanlio) centrata sulla peculiare prassi generativa degli spettacoli e sulla corporeità di Rezza in relazione allo spazio scenico, seguirà una seconda (di Igor Vazzaz) focalizzata su alcune proposte interpretative del lavoro dei due artisti, alla luce delle numerose, e forse sorprendenti, connessioni tra il (non) fare scenico di Rezza e le teorie del teatro e del comico.

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Biografie autore

Carlo Titomanlio

Laureato in Storia dell’Arte presso l’Università di Pisa con una tesi sulla produzione teatrale di Fortunato Depero (2007), nello stesso ateneo ha conseguito nel 2011 il titolo di Dottore di ricerca in Storia del Teatro, e svolge attività didattica integrativa. In ambito accademico ha studiato in particolare l’operato artistico del Futurismo e la drammaturgia italiana del Novecento, con una prospettiva performativa. Insieme ad Anna Barsotti ha pubblicato nel libro Marinetti a Pisa (ETS, 2008) e curato il volume Teatro e media (Felici, 2012). La più recente pubblicazione è Dalla parola all’azione: forme della didascalia drammaturgica (1900-1930), uscita nel 2013 per ETS. Si è occupato anche di arte contemporanea, con pubblicazioni scientifiche e allestimento di mostre. Collabora in qualità di critico teatrale con il portale www.Sipario.it.

Igor Vazzaz

Laureato nel 2001 in Letteratura Teatrale presso l’Università di Pisa con la tesi “Cioni Mario”... “ti voglio bene”. L’esordio teatrale di Roberto Benigni, nello stesso ateneo ha concluso nel 2005 il Dottorato di Ricerca in Cinema Musica Teatro sotto la guida di Anna Barsotti. Studioso di forme del comico e teatro contemporaneo, si interessa di arti sceniche, musica, televisione e arti multimediali, pubblicando articoli, saggi (Comicità negli anni Settanta. Percorsi eccentrici di una metamorfosi fra teatro e media, ETS, 2005; Il teatro amatoriale nella provincia di Lucca, Living Edizioni, 2012), libri sulla tv a carattere ludico (I telefilm a test e Dr House a test, Alpha Test, 2007 e 2008) e coltivando una costante attività come critico e cronista scenico per conto di testate nazionali e locali sia cartacee sia online. Da anni svolge attività propedeutica alla critica eatrale, in ambito sia universitario sia di scuola superiore, curando progetti di cooperazione tra testate giornalistiche e formazione scolastica.

Pubblicato
2024-02-02
Come citare
Titomanlio, C., & Vazzaz, I. (2024). Il più grande performer vivente: Il teatro di Antonio Rezza e Flavia Mastrella. Mimesis Journal, 2(2), 166-178. https://doi.org/10.4000/mimesis.414
Sezione
Attori del XXI secolo - Le nuove mimesi