Dissacrazioni e nuove figurazioni nei ballets-pantomimes della prima metà del Settecento
DOI:
https://doi.org/10.4000/mimesis.223Parole chiave:
ballets-pantomimes, danza, ParigiAbstract
Questo articolo sintetizza alcune riflessioni storiche ed estetiche che permettono di avviare la conoscenza, ancora da realizzarsi, di un genere minore teatrale: il balletto-pantomima comico, che si sviluppa attorno alla metà del Settecento a Parigi (l'argomento è oggetto di una monografia in corso). La creazione di questi spettacoli si inserisce nel processo europeo di sviluppo della danza teatrale. Le fonti manoscritte e inedite, i libretti non più ristampati, i rari documenti iconografici e le testimonianze dei contemporanei, così come i testi teorici sull’arte coreografica e teatrale d’ancien régime, permettono conoscenze sui modi di rappresentazione e consentono alcune possibili chiavi di lettura di questi fatti, rimasti quasi del tutto sconosciuti. Intrinsecamente legati al contesto culturale e sociale che li ha generati, i balletti-pantomime creati ai teatri della Foire nella prima metà del XVIII secolo, risentono di molteplici influenze artistiche, conservano saperi antichi, ma nello stesso tempo manifestano una volontà di rinnovamento che acquista connotazioni polemiche nelle scelte espressive, tanto nei confronti dei teatri «ufficiali», quanto delle morali del mondo contemporaneo.