Moving the Silence
Un dialogo tra l’arte e la spiritualità
DOI:
https://doi.org/10.4000/mimesis.515Parole chiave:
Silenzio, spiritualità, performance, meditazione, T’ai Chi Ch’üan, Orazio CostaAbstract
Questo articolo illustra la ricerca artistica sul silenzio che ho condotto durante i due anni del Master in Teatro Pedagogia che ho seguito presso la University of the Arts-Theatre Academy of Helsinki (2011-2013). Metto a fuoco in particolare il processo creativo che mi ha portato verso la produzione di una performance costruita in quattro mesi di lavoro senza l’uso della parola: Moving the Silence. Il silenzio si è rivelato essere un terreno fertile per un dialogo tra arte e spiritualità, diventando una piattaforma generativa per lo sviluppo di metodi meditativi di lavoro nel campo dell’arte. Moving the Silenceha avuto la sua prima rappresentazione nel febbraio 2013. Le conclusioni illustrano brevemente gli sviluppi futuri della mia ricerca, che attualmente si occupa della sfida di integrare pratiche meditative, artistiche e ascetiche all’interno dei ritmi di una normale vita lavorativa e familiare: Hermits in Progress Project.