La partitura teatrale nella “svolta concertistica” di Carmelo Bene

Autori

DOI:

https://doi.org/10.4000/mimesis.1498

Parole chiave:

Carmelo Bene, phonè, theatrical score

Abstract

The “musical turn” of Carmelo Bene’s production begun in 1979 and remains little explored. However, it was one of the culminating moments in which the relation between the voice, the music and the listening were pushed to the limit of the “suspension of the tragic” and achieved full realisation. This article examines the earliest of these musical performances by Carmelo Bene: the Manfred originally written by Lord Byron and with musics by Schumann. The essay highlights also intriguing similarities between the use of the voice in Manfred and in the history of the Italian theatre, suggesting a possible confluence of nineteenth century declamatory techniques.

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Biografia autore

Leonardo Mancini, Università degli Studi di Torino

Leonardo Mancini è dottorando di ricerca in Lettere (indirizzo Spettacolo e Musica) presso l’Università di Torino, in cotutela all'Université Paris 8, con un progetto di ricerca incentrato sulla phonè nella stagione concertistica di Carmelo Bene. Nell’ambito dei suoi studi si è inoltre occupato di Luigi Rasi, del quale ha anche curato la riedizione del trattato L’arte del comico (Mimesis Edizioni, Milano 2014).

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Pubblicato

2018-12-23

Come citare

Mancini, L. (2018). La partitura teatrale nella “svolta concertistica” di Carmelo Bene. Mimesis Journal, 7(2), 61–74. https://doi.org/10.4000/mimesis.1498

Fascicolo

Sezione

Saggi