Storia di una luce
La limelight e le sue prime applicazioni sulle scene teatrali
DOI:
https://doi.org/10.4000/mimesis.2440Parole chiave:
Limelight, luci della ribalta, scenografia teatrale, teatro ottocentesco, Charles MacreadyAbstract
Con questo contributo si vuole approfondire non solo l’origine della parola limelight, ma anche le vicende che essa racconta, inquadrate nell’articolato rapporto tra tecnologia e arti performative che fa da sfondo ai progressi della scenografia teatrale. Come e più che in altri periodi storici, nel corso dell’Ottocento i luoghi per lo spettacolo servirono anche da polo espositivo delle tecnologie moderne: molte persone entrarono cioè in contatto con le invenzioni e i prodotti della Rivoluzione Industriale attraverso la scenotecnica teatrale. Al pari di altri dispositivi luminosi, la limelight fu inizialmente pensata per finalità diverse da quelle sceniche; in particolare, l’ingegnere scozzese Thomas Drummond realizzò intorno al 1830 un prototipo finalizzato a semplificare i puntamenti trigonometrici necessari alla cartografia militare. Nel giro di pochi anni, tuttavia, la lampada Drummond si diffuse nei teatri londinesi e successivamente in quelli europei: la sua luce sorprendentemente bianca e intensa fu uno strumento assai potente nelle mani dei metteurs en scènedi metà Ottocento, come Charles Macready e Charles Kean.