Aggressione sul posto di lavoro verso gli operatori sanitari: costruzione e sperimentazione di uno strumento di valutazione del rischio.

##plugins.themes.bootstrap3.article.main##

Matteo Colombo
Donato Lancellotti

Abstract

Obiettivo


La frequenza di segnalazione di atti violenti in ambito sanitario rappresenta il principale parametro per la Valutazione del Rischio (VdR) di subire aggressioni fisiche e/o verbali a danno degli operatori sanitari. Questo studio ha voluto indagare il fenomeno delle aggressioni in sanità, identificando una metodologia di valutazione multidimensionale per stimare e classificare il rischio anche in assenza di segnalazioni spontanee, operando quindi in fase di prevenzione.


Materiali e metodi


Inizialmente è stata condotta una revisione della letteratura già esistente per identificare i Fattori di Rischio (FdR) e le Misure di Prevenzione e Protezione (MPP); successivamente sono stati analizzati tali dati che hanno portato all’elaborazione di un algoritmo. Quest’ultimo è stato poi somministrato durante le VdR ad un totale di 32 unità operative appartenenti all’Azienda ULSS 4 "Veneto Orientale".


Risultati


l’attuazione di MPP ha abbassato il rischio espositivo iniziale in 22 delle 32 sedi valutate (68,7%). Le strutture a maggior rischio risultano essere quelle che applicano minori MPP in presenza di elevati FdR. Pronto Soccorso (PS), Servizio per le Dipendenze (SerD) e reparti di Medicina, considerati a maggior rischio dalla letteratura [5] [6] [15] [16], sono invece le unità operative che meglio conoscono il fenomeno e adottano di conseguenza maggiori MPP per contenerlo.  La dimensione “paziente” è quella che pesa di più sulla determinazione dell’indice di rischio IR (35%).


Discussione


L’utilizzo di un algoritmo che mette in relazione FdR e MPP permette di identificare la composizione del rischio aggressioni in termini quantitativi e qualitativi. In questo modo la VdR risulta più completa, in quanto le sedi non sono valutate solamente attraverso i FdR [13] [14], ma anche pesando le MPP attuate per fronteggiare il fenomeno. Questo costituisce una novità nel campo della prevenzione.


Conclusioni


L'approccio utilizzato ha permesso di affermare che il rischio di aggressioni è multidimensionale ed è generato dalla complessa interazione di più fattori raggruppati nelle diverse dimensioni. Conoscere il rischio aiuta a prevenirlo e l’attuazione di idonee MPP, pur in presenza di elevati FdR, ne abbassa le potenzialità di danno.

Downloads

I dati di download non sono ancora disponibili

##plugins.themes.bootstrap3.article.details##

Come citare
Colombo, M., & Lancellotti, D. (2023). Aggressione sul posto di lavoro verso gli operatori sanitari: costruzione e sperimentazione di uno strumento di valutazione del rischio. Journal of Biomedical Practitioners, 7(2). https://doi.org/10.13135/2532-7925/9104
Sezione
Scienze economiche e dell’organizzazione aziendale sanitaria

Riferimenti bibliografici

[1] The National Institute for Occupational Safety and Health. A safe and sound workplace. https://www.cdc.gov/niosh/index.htm [consultato il 22 dicembre 2022];
[2] Veronico L, Brusco A, Bucciarelli A, Mignacca FM, Frusteri L. Andamento degli infortuni sul lavoro e delle malat-tie professionali. Roma: INAIL; 2020. 12 p. Report No.: 10;
[3] Rossi P, Mele A, Punziano A. Gli episodi di violenza nei confronti degli esercenti le professioni sanitarie Inail. I fact sheet della sovrintendenza sanitaria. Roma: Sovrintendenza sanitaria centrale. Inail; 2020. 7 p.;
[4] Regione Veneto. Aggressione e violenza contro il personale sanitario: dalla regione un documento di indirizzo e un corso per formare 90 istruttori “antiviolenza”. Venezia: Regione Veneto; 10 marzo 2022. https://www.regione.veneto.it/web/guest/article-detail?articleId=13542489 [consultato il 18 luglio 2022];
[5] Cgil Funzione Pubblica. Stop alle aggressioni al personale sanitario. 2022. 16 p.;
[6] Ministero della Salute. Raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari. Ro-ma: Ministero della Salute; 2007. 15 p.;
[7] Mamo C, Pensasso M, Quarta D. Infortuni lavorativi da aggressioni nel personale sanitario: dimensioni e trend del problema. Boll Epidemiol Naz [Internet]. 2020; 1(2): 15-21. DOI: https://doi.org/10.53225/BEN_003.
[8] Phillips JP. Workplace Violence against Health Care Workers in the United States. N Engl J Med [Internet]. 2016; 374, 1661-1669. DOI: 10.1056/NEJMra1501998;
[9] Magni M, Picozzi M. Aggressività in azienda. Come prevenirla e gestirla. Egea; 2016. 88 p.;
[10] Ordine Assistenti Sociali. Indicazioni e strumenti per prevenire e affrontare il rischio di violenza nei confronti dei professionisti dell’aiuto. Roma: CNOAS; 2015. 45p.
[11] Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro 2008, art.2 rev. aprile 2022. [citato il 2023 mar 14];
[12] Oud N. The perception of Prevalence of Aggression Scale (POPAS) Questionnaire. Amsterdam: Connecting; 2000. 9p.;
[13] Gentile L. Valutazione del rischio aggressione. Cuneo: SSP Asl 15; 2004. 8 p.;
[14] Direzione generale cura della persona, salute e welfare. Linee di indirizzo per la prevenzione degli atti di violen-za a danno degli operatori dei servizi sanitari e sociosanitari. Regione Emilia- Romagna: Servizio Sanitario Re-gione Emilia-Romagna; 2018. 27 p.;
[15] Direzione programmazione sanitaria. Aggressioni e atti di violenza a danno degli operatori sanitari. Prevenzione e gestione degli eventi. Linee di indirizzo per gli operatori del servizio sanitario della regione del Veneto. Vene-zia: Azienda Zero; 2022. 34 p.;
[16] UOS Rischio clinico e sicurezza del paziente, UOC SPDC, UOS SPP. Aggressioni e atti di violenza a danno degli operatori sanitari. Prevenzione e gestione degli eventi (rev.4). San Donà di Piave (VE): ULSS4 Veneto Orientale; 2022. 25 p.;
[17] Direzione generale della programmazione sanitaria. Linee di indirizzo nazionali sul triage intraospedaliero. Ro-ma: Ministero della Salute; 2019. 39 p.;