Gestione della catena di custodia dei campioni biologici post-mortem destinati all’esame tossicologico: ruolo del Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico di Sala Settoria nell’integrazione della procedura in vigore nell’A. S. L. 02 Abruzzo
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Abstract
OBIETTIVO
L'analisi tossicologica post-mortem è un elemento fondamentale nella medicina legale, indispensabile per determinare il coinvolgimento di sostanze tossiche nella causa di morte.
Tuttavia, nella Azienda Sanitaria Locale (ASL) 02 Abruzzo, la gestione della catena di custodia dei campioni biologici prelevati da cadavere rimane un punto critico, con eterogeneità nelle pratiche operative e un rischio costante di compromettere il valore probatorio in sede giudiziaria.
Questo lavoro propone di integrare e successivamente sostituire la procedura in vigore nella nostra ASL con una procedura completa di tutte le fasi (identificazione, prelievo, trasporto, accettazione e conservazione dei campioni biologici in ambito medico-legale), volta a garantire l'integrità della catena di custodia grazie al ruolo centrale del Tecnico di Sala Settoria.
MATERIALI E METODI
Facendo riferimento alle linee guida per il prelievo da vivente emanate dalla Società Scientifica SIBioC (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica – Medicina di Laboratorio), è stata sviluppata una procedura standardizzata per l’identificazione, la raccolta e la custodia dei campioni biologici prelevati da cadavere ai fini delle indagini tossicologiche medico-legali.
Dal 2024, presso l’Obitorio di Chieti, è stato applicato questo alternativo processo di raccolta e gestione delle possibili matrici biologiche (sangue, umor vitreo, urina e formazioni pilifere) prelevabili in sede autoptica.
RISULTATI
Sulla base delle autopsie eseguite nell’Obitorio di Chieti tra il 2022 e il 2025, si evidenzia che la maggioranza dei prelievi tossicologici sono stati eseguiti dal Tecnico di Sala Settoria, mentre la minoranza sono stati gestiti (effettuati o meno) da operatori esterni, sollevando preoccupazioni sulla qualità della catena di custodia.
Questo ha portato all'implementazione della procedura alternativa con il modulo di catena di custodia solo da settembre 2024, di cui l'impatto non è ancora quantificabile.
DISCUSSIONE
L'impiego del Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico (TSLB) di Sala Settoria, in virtù delle sue competenze nella gestione della catena di custodia dei campioni biologici nei casi di cremazioni e violenze di genere, estende il suo ruolo ai prelievi tossicologici post-mortem destinati a laboratori esterni.
Questa estensione consente la gestione autonoma del Tecnico di Sala Settoria, supportata dall'autorizzazione del Medico Legale, e facilita un canale comunicativo diretto per l'applicazione di azioni correttive.
Tale uniformità si traduce in una maggiore attenzione procedurale, una riduzione del rischio di errori operatore-dipendenti e la prevenzione di contestazioni legali da parte dei Consulenti Tecnici di Parte (CTP).
Ciononostante, permangono riserve sull'affidabilità dei prelievi eseguiti da collaboratori esterni.
CONCLUSIONE
Sebbene la procedura imponga un maggiore onere operativo agli operatori, l’adozione di questa modalità procedurale, laddove necessaria, potrebbe migliorare significativamente la coerenza e la robustezza giuridica delle valutazioni tossicologiche forensi.
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