Escrever na água
Entre Cláudia Varejão e Fosco Maraini
DOI:
https://doi.org/10.13135/1594-378X/6203Abstract
O presente ensaio tem por objectivo comparar a investigação artística de Cláudia Varejão e Fosco Maraini sobre a comunidade das Ama, conhecidas como as “mulheres do mar” japonesas. A seguinte análise apresenta um estudo comparado entre o documentário Ama-San(2016) de Cláudia Varejão e a reportagem fotográfica e fílmica de que resultou L’isola delle pescatrici (1960) de Fosco Maraini. Para tal, mostraremos como a visão dessa comunidade prevalentemente feminina tem vindo a mudar apresentando-se diferente nas obras investigadas. É nossa intenção focar-nos na imagem abismática que, desde a antiguidade até hoje, tem vindo a alimentar a representação mental do Japão.
Palavras-chave: Ama; Cláudia Varejão; Fosco Maraini; imagem abismática;
This essay aims to compare the artistic research of Cláudia Varejão and Fosco Maraini on the Ama community, known as the Japanese “women of the sea”. The following analysis presents a study about the documentary Ama-San (2016) by Cláudia Varejão and the photographic and filmic report that resulted in L’isola delle pescatrici (1960) by Fosco Maraini. For this purpose, we will show how the vision of this predominantly female community has been changing, presenting itself differently in the works investigated. It is our intention to focus on the abysmatic image that, from antiquity until today, has been feeding the mental representation of Japan.
Keywords: Ama; Cláudia Varejão; Fosco Maraini; abysmatic image
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