"Neppure i morti sono al riparo dal nemico". Una lettura di "JK", di Juan Mayorga
DOI:
https://doi.org/10.13135/1594-378X/5943Abstract
L’articolo propone un’analisi di uno dei testi brevi più noti del drammaturgo Juan Mayorga e lo mette in relazione con la probabile identità del suo coprotagonista “reale” (Walter Benjamin) e di un suo libro incompiuto (Sul concetto di storia), giungendo alla conclusione che il nucleo centrale di JK può essere recepito come una figurazione teatrale della frase benjaminiana che riecheggia al suo interno: “Neppure i morti sono al riparo dal nemico”. D’altro canto, alcune “imprecisioni” della voce narrante potrebbero illustrare quanto sia tortuosa la ricostruzione storicistica degli eventi passati e mettere a nudo, verosimilmente, una strategia di oscuramento. La memoria storica è il prodotto di numerose interferenze e, in determinate circostanze, il semplice risultato di una serie di tentativi di cancellazione.
The article proposes an analysis of one of the best-known short texts by playwright Juan Mayorga and relates it to the probable identity of its “real” co-protagonist (Walter Benjamin) and one of his unfinished books (On the Concept of History), concluding that the core of JK can be understood as a theatrical figuration of the Benjaminian phrase that echoes within it: “Not even the dead are safe from the enemy”. On the other hand, some ‘inaccuracies’ of the narrator’s voice might illustrate how tortuous the historical reconstruction of past events is and lay bare, possibly, a strategy of obscuration. Historical memory is the product of numerous interferences and, in certain circumstances, the simple result of a series of attempts at erasure.
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