Las (im)posibilidades traductológicas en el ámbito de la poesía oral de improvisación
DOI:
https://doi.org/10.13135/1594-378X/4244Abstract
Resumen
El artículo plantea las distintas alternativas y posiciones teóricas sobre la traducción de la producción poética, la cual se ha ocupado tradicionalmente y con exclusividad de la generada en el seno de la poesía escrita obviando, si no ignorando, los materiales poéticos creados al amparo de la poesía oral de improvisación. En este contexto, se propone una valoración teórico-práctica sobre la posibilidad traductológica, o su contrario, de la poesía oral improvisada, poniendo sobre el tapete de la discusión los problemas derivados de tal empresa, como el proceso de la conversión de la oralidad en escritura a través de la transcripción del discurso poético; o los que emanan del hecho de su traducción, teniendo en cuenta que ambas temáticas se encuentran sometidas, no solo a la exigencia poética de la métrica y la rima en el momento de la formulación oral, sino sustancialmente bajo el imperio de la improvisación, en tanto que exégesis de la creación poética.
Abstract
The article sets out the various alternatives and theoretical positions on the translation of poetic production, traditionally concerned with written poetry exclusively, avoiding, if not ignoring, the poetic materials created under the cover of orally improvised poetry. In this context, we propose a theoretical and practical evaluation of the traductological possibilities, or its opposite, of orally improvised poetry, discussing the problems arising from this attempt, such as the process of converting orality into writing through the transcription of the poetic discourse; or those emanating from its translation, taking into account that both of them are subjected not only to the poetic demand of metric and rhyme during the oral formulation, but also to the rule of improvisation, as exegesis of poetic creation.
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