Morti apparenti e morte metaforica ne La fuerza de la sangre

Autores/as

  • Tonina Paba Università degli Studi di Cagliari

DOI:

https://doi.org/10.13135/1594-378X/846

Resumen

La  forza del sangue, quinta delle Novelle esemplari di Miguel de Cervantes, è stata generalmente considerata  dalla critica  una narrazione  a lieto fine,  in cui all’iniziale e traumatica  perdita dell’onore fa seguito  un  quasi romanzesco  ripristino dello stesso. La complessità della novella, tuttavia, sia dal punto di vista delle tematiche convogliate che dell’intreccio, lascia aperte varie possibilità di letture, in perfetta coerenza con l’ampiezza di vedute e di convinzioni estetiche  del suo autore. Prestando attenzione a una serie di segnali testuali e, soprattutto, predisponendosi a cogliere una diffusa seppur cifrata intenzionalità ironica del narratore, si percorrono qui sentieri meno transitati e, per questo, ancor più rivelatori della ricchezza delle novelle cervantine.

 

 Los estudiosos han considerado hasta hoy día, casi de forma unánime,  la novela   La fuerza de la sangre una narración con un final feliz, ya que a la pérdida inicial y traumática del honor sigue una recuperación del mismo. La complejidad de la novela, sin embargo, tanto desde el punto de vista de los temas como de la intriga, sugiere múltiples posibilidades de lectura, en perfecta consonancia con la amplitud de visión y convicciones estéticas de su autor. Prestando atención a una serie de señales textuales y, sobre todo, pre-disponiéndose a percibir una generalizada aunque cifrada intencionalidad irónica del narrador, se sondean aquí caminos menos transitados y, por ello mismo, más reveladores de la riqueza  de las narraciones cervantinas.

Biografía del autor/a

Tonina Paba, Università degli Studi di Cagliari

Professore Associato di Letteratura Spagnola presso Facoltà Studi Umanistici dell'Università di Cagliari

Publicado

2015-06-04

Número

Sección

Contributi/Contribuciones/Contribuções