The Role of the Natural World in Cicero’s De re publica and De legibus
DOI:
https://doi.org/10.13135/2532-5353/9343Abstract
In questo lavoro si sostiene che, sia nel De re publica sia nel De legibus, Cicerone utilizza descrizioni e immagini del mondo naturale per sostenere e completare gli argomenti filosofici dei due trattati. Queste descrizioni e immagini forniscono analogie visibili o tangibili alle argomentazioni più teoriche di Cicerone, così come esempi positivi tratti dalla vita di personaggi politici di successo del passato; in alcuni casi, fanno appello all’attaccamento emotivo dei lettori alle loro dimore ancestrali, alle loro famiglie e a tutto ciò che hanno di più caro, per suscitare il sostegno alla difesa da parte di Cicerone della res publica romana, da cui tutte queste cose dipendevano. Il ricorso a tali espedienti è tanto più necessario in quanto, nonostante la varietà degli argomenti che vengono avanzati nei due trattati a sostegno del modello politico preferito da Cicerone, è improbabile che i suoi lettori avrebbero trovato gli argomenti filosofici del trattato del tutto persuasivi da soli. Concludo che la stretta relazione tra i modi in cui questi dispositivi sono utilizzati e spiegati nei due trattati conferma che fanno parte entrambi di un unico progetto, in cui Cicerone impiega sia argomentazioni filosofiche e politiche formali sia una serie di altri dispositivi letterari e retorici.
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