Cicero’s De Divinatione in Religious and Historical Perspective
DOI:
https://doi.org/10.13135/2532-5353/7737Abstract
Nell’articolo si sostiene che l’espansione imperiale della tarda repubblica si riflette nei testi filosofici di Cicerone, ad esempio nel De divinatione. L’espansione di Roma rendeva necessaria una riflessione su cosa significasse essere romani e su quali fossero le pratiche romane, soprattutto nel confronto con altre, estere, che potevano sembrare simili. Cicerone offre i suoi testi come un ammonimento a considerare le pratiche religiose – in questo caso la divinazione – che i Romani potevano incontrare nelle province e a come trattarle, a considerare la loro utilità tenendo anche presente il pericolo latente di non farle bene o di superare la necessità religiosa che sostiene la pax deorum. Inserito nel contesto dell’impero in espansione, l’articolo dà un senso ai molteplici esempi non romani citati soprattutto nel Libro I del De divinatione.
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