Cicero and his Clamorous Silences: was he Fair Enough with the Epicure-ans and their Ethical and Political Views?
DOI:
https://doi.org/10.13135/2532-5353/6870Abstract
Se la nostra conoscenza della filosofia epicurea dipendesse esclusivamente dalle informazioni trasmesse dai suoi avversari, saremmo praticamente all’oscuro della componente politica dello studio epicureo della natura (φυσιολογία) e delle considerazioni politiche che fondavano lo stile di vita epicureo. Questo articolo mostra come Cicerone ometta alcuni elementi dell’epicureismo che sono cruciali per comprendere come la riflessione politica fosse integrata nella filosofia epicurea. Sosteniamo che Cicerone omette consapevolmente importanti dettagli delle argomentazioni epicuree riguardanti l’etica e la politica e include alcuni silenzi che possono essere descritti come “clamorosi”. Tralasciando l’interconnessione cruciale tra la teoria politica e lo studio epicureo della natura, Cicerone include un riferimento passeggero al contrattualismo epicureo e non espone il quadro teorico epicureo in cui esso era originariamente inscritto.
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