I discorsi di Antonio e Crasso nel De oratore, fra usus forense, Filone di Larissa e Antioco d’Ascalona - The speeches of Antony and Crassus in the De oratore: forensic usus, Philo of Larissa and Antiochus of Ascalon
Abstract
Cicerone nel De oratore dà un’immagine di Antonio d’impronta catoniana ma non aliena da cultura filosofica accademica. Invece l’immagine di L. Crasso è quella di un uomo di cultura filosofica poliedrica. Il ribaltamento fra le posizioni di Gorgia-Callicle rispetto a Socrate-Platone, l’ideale del βίος σύνθετος che culmina nella vita politica, la concezione della ἐγκύκλιος παιδεία comprensiva della filosofia risalgono ad Antioco d’Ascalona. Tuttavia, l’idea dell’unità fra retorica e filosofia è forse sintesi personale di Cicerone, così come la condanna della frammentazione del sapere. Filone di Larissa, da parte sua, influenza le posizioni di Crasso-Cicerone su ὑπόθεσις-causa e θέσις-quaestio. La concezione della retorica come στοχαστικὴ τέχνη, così come terminologia e concetto di disputatio in utramque partem, rimanda a forme di pensiero che potevano essere comuni a Filone e ad Antioco.
Downloads
Copyright (c) 2021 Ciceroniana on line
![Creative Commons License](http://i.creativecommons.org/l/by-sa/4.0/88x31.png)
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0.
Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.