La poetica epicurea in Lucrezio, Cicerone ed altri
DOI:
https://doi.org/10.13135/2532-5353/1462Abstract
L'autore confuta l'idea diffusa che Epicuro rifiutasse completamente la poesia in tutte le sue forme; suppone, al contrario, che essa talora potesse assumere per Epicuro un valore didascalico.
Si serve di varie fonti, tra cui Lucrezio e Cicerone (di quest'ultimo, in particolare nel De finibus, valutando anche l'attendibilità delle informazioni che se ne ricavano). Nell'ambito di questo discorso si analizza il rapporto dell'epicureismo con la paidéia e con l'epica omerica: Epicuro non rifiuterebbe neppure questa in toto, ma, secondo Giancotti, ne condividerebbe alcuni aspetti.
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