Cicero’s De inventione: Where is the Res Publica?
Abstract
Cicerone apre la sua opera con il problema millenario dell’eloquenza utilizzata per fini sbagliati ed evoca la res publica in quel contesto. Menziona brevemente esempi di tali abusi (i Gracchi a inv. 1, 5; 1, 91), ma non Saturnino né Livio Druso il Giovane, che pure esemplificavano interventi oratori controversi nella res publica poco prima che scrivesse la sua opera. Menziona anche il problema della maiestas, ma principalmente come un problema di definizione, piuttosto che come la grande questione giuridica e politica degli anni ‘90 e ‘80 a.C., illustrata in altre fonti esistenti. Questo articolo analizza i riferimenti espliciti di Cicerone alla res publica, i loro significati e le loro implicazioni per una lettura dell’opera non solo come un manuale sulla prima funzione dell’oratore, ma anche come un’opera composta da un autore che avrebbe poi elaborato idee complesse sulla res publica: infatti, dove si trova la res publica nel De inventione?
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