Cicerone nel Confucius Sinarum Philosophus (1687). Discussione di alcuni casi emblematici tra filosofia, religione e morale

Autori

  • Elisa Della Calce Università di Torino

DOI:

https://doi.org/10.13135/2532-5353/10910

Abstract

Pubblicato a Parigi nel 1687, il Confucius Sinarum Philosophus si configura come uno dei testi fondamentali che, attraverso l’uso del latino, consentì ai Gesuiti di diffondere il pensiero confuciano in Europa nel XVII secolo. Obiettivo di questo contributo è prendere in esame alcuni casi di citazioni e di riferimenti che nel Confucius Sinarum Philosophus riguardano la figura di Cicerone (un autore di primo piano nella Ratio studiorum dei Gesuiti, 1599) e le sue opere, al fine di fornire ulteriori elementi di riflessione sul ruolo del latino ciceroniano come trait d’union tra Oriente e Occidente

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Biografia autore

Elisa Della Calce, Università di Torino

Elisa Della Calce (elisa.dellacalce@unito.it) è assegnista di ricerca di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università degli Studi di Torino. Le sue pubblicazioni e i suoi principali interessi di ricerca gravitano intorno alla storiografia romana, al pensiero politico antico, allo studio del concetto di clemenza nell’opera di Tito Livio, alla presenza di riferimenti ed echi classici nelle opere latine dei padri gesuiti (specialmente in quelle legate alla Cina), alle Digital Humanities.

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Pubblicato

2024-06-30

Come citare

Della Calce, E. (2024). Cicerone nel Confucius Sinarum Philosophus (1687). Discussione di alcuni casi emblematici tra filosofia, religione e morale. Ciceroniana On Line, 8(1), 277–308. https://doi.org/10.13135/2532-5353/10910