Gli schemi del mondo. Osservazione, adattamento, costruzione dei saperi

Autori

  • Giovanni Leghissa Università degli Studi di Torino

DOI:

https://doi.org/10.13135/2385-1945/4267

Abstract

Tutto ciò che è detto è detto da un osservatore. Questo il noto assunto che guida il programma di ricerca di Maturana e Varela esposto, agli inizi degli anni settanta, nella loro opera che divenne nota con il titolo inglese Autopoiesis and Cognition (Maturana & Varela 1988, 53) – opera che influenzò non solo e non tanto le due discipline che in essa venivano primariamente convocate sulla scena, ovvero la biologia e la filosofia, ma soprattutto la nascente teoria dei sistemi, all’interno della quale essa ormai costituisce un classico. Partire da lì ci serve per articolare la seguente domanda: cosa vede innanzi tutto e per lo più un osservatore? Una possibile risposta è questa: regolarità...

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Come citare

Leghissa, G. (2013). Gli schemi del mondo. Osservazione, adattamento, costruzione dei saperi. Philosophy Kitchen - Rivista Di Filosofia Contemporanea, 3. https://doi.org/10.13135/2385-1945/4267