VSPO-HALCA o la Terra come medium
DOI:
https://doi.org/10.13135/1970-6391/11360Abstract
A differenza dei media visuali che rivendicano una relazione, indicale o diagrammatica che sia, con il mondo che rappresentano, ciò che viene riprodotto per la prima volta con l’interferometria spaziale a lunghissima linea di base (VLBI) del VSOP-HALCA (1997) non sono solo i mondi extragalattici rilevati dalla rete terrestre-orbitale di radiotelescopi, ma un altro medium in simulazione che trova nella Terra il proprio apparato. Tale tecnica astronomica trasforma la Terra in un dispositivo radio-sensibile, consentendo al pianeta di agire come un telescopio dalle dimensioni abnormi in grado di simulare un paraboloide con un diametro poco più del doppio di quello terrestre. L’intento è analizzare le condizioni materiali e i processi computazionali che hanno reso possibile la visualizzazione di onde radio in un sistema di interazione leggibile dall’essere umano. Si tratta di studiare, da un lato, le condizioni e le caratteristiche che hanno consentito alla Terra di simulare un dispositivo di rilevazione extragalattico, al contempo materiale e impalpabile, caratterizzato da antenne, connettività, simultaneità, flussi di dati, logica della rete, velocità di trasmissione propri della age air (una sorta di cloud ante litteram) e, dall’altro, di sondare la natura algoritmica delle immagini-oggetto della computer grafica, il cui intento è rendere la logica informatica dei sistemi computazionali prossima alla logica materiale del mondo sensibile.
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