V. 22 N. 2
Original articles

L’arteterapia come metodologia didattica nel corso: “Vivere la morte: impatto emotivo negli operatori”. La progettazione formativa dalla rilevazione del fabbisogno alla valutazione degli esiti.

Beatrice Marchionni
Libero professionista
Vanessa Albertini
Arteterapeuta specializzata presso la sc
Catia Birgolotti
Arteterapeuta specializzata presso la sc
Loredana Birgolotti
Infermiera - ASUR AV 1 Pesaro Marche

Pubblicato 2023-05-08

Parole chiave

  • Arteterapia Valutazione esiti Vivere la morte

Abstract

Introduzione: la formazione continua si è conquistata un posto cruciale all’interno dell’organizzazione sanitaria, i percorsi formativi però devono essere ben progettati e applicati tutti i passaggi della progettazione: dalla rilevazione del fabbisogno, alla pianificazione, alla valutazione degli apprendimenti ma anche degli esiti e delle ricadute. Lo scopo di questo lavoro è applicare sul corso aziendale “Vivere la morte: impatto emotivo negli operatori” tutti i passaggi della progettazione formativa e valutare gli esiti. Metodo: è stata scelta l’arteterapia come metodologia didattica, per la valutazione è stato adottato il modello di Kirkpatrick. Risultati: sono state realizzate n 4° edizioni fra il 2018/19 con cinquantasei partecipanti. Per la valutazione dell’apprendimento sono stati valutati gli elaborati prodotti. Per valutare gli esiti e le ricadute si sono somministrati questionari su due livelli qualitativi e quantitativi (scala Likert) creati ad hoc pre e post corso e un follow up a sei mesi Discussione: gli obiettivi specifici che il corso si era posto all’analisi delle risposte date soprattutto dal follow-up risultano raggiunti. La metodologia è risultata efficace e congruente con l’argomento trattato dal corso l’utilizzo di materiali di tipo espressivo ha permesso ai partecipanti di trovare nuove modalità di approccio alla tematica della morte, almeno la metà dei professionisti che hanno partecipato al corso hanno modificato i comportamenti oggetto di indagine, l’apprendimento c’è stato e sicuramente ciò ha influito positivamente sulla realtà lavorativa.