V. 22 N. 2
Original articles

Esplorazione dei vissuti di medici di famiglia e di pazienti paucisintomatici per Covid19, nel cambio di prassi assistenziale durante la prima ondata della pandemia.: Ricerca qualitativa

Maria Milano
Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale Regione Piemonte; SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie); SIPeM (Società Italiana di Pedagogia Medica); Nodo Group
Marco Araldi
Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale Regione Piemonte; SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie); Nodo Group
Livia Giordano
Centro di Riferimento per l'Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte (CPO)
Pier Riccardo Rossi
Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale Regione Piemonte; SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie); SIPeM (Società Italiana di Pedagogia Medica)
Veronica Mulatero
Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale Regione Piemonte

Pubblicato 2023-08-18

Parole chiave

  • Qualitative research, narrative interviews, patients experiences, doctor experiences, relationship between patient and doctor, Covid19

Abstract

Introduzione: Durante la pandemia COVID19, i Medici di Medicina Generale (MMG) non hanno avuto protocolli istituzionali e alcuni hanno visitato a domicilio i pazienti,  pur in assenza di DPI, mettendo a repentaglio la propria vita. Limitare l’accesso agli ambulatori e indicare procedure per il monitoraggio telefonico gestendo decine di persone paucisintomatiche è stato vitale. La ricerca ha esplorato il vissuto del medico e del paziente in relazione al cambiamento assistenziale durante la pandemia.

Materiali e metodi: ricerca qualitativa ad approccio fenomenologico con interviste narrative rivolte a 25 MMG e 25 pazienti dell’ASLTO3 analizzate con la Content Analysis di tipo Convenzionale.

Risultati: sia i medici che i pazienti hanno patito il cambio della prassi assistenziale; soprattutto per i MMG il mezzo telefonico non ha permesso “Il contatto dell’esame obiettivo” con conseguente “Difficoltà nel prendere decisioni cliniche”. Tale situazione, pur suscitando emozioni negative, ha generato una  “Nuova solidarietà sia con i pazienti sia con i colleghi”. È emersa la consapevolezza della mancanza di strumenti e di un portale comunicativo con il SISP. Molti medici hanno sviluppato strategie di resilienza ma alcuni non sono riusciti “A staccarsi dal lavoro”.

I pazienti hanno compreso il cambio di prassi, ma alcuni si sono sentiti abbandonati quando non è stata utilizzata una comunicazione efficace; l’incertezza ha suscitato varie emozioni, basilare è stato il supporto degli affetti e del medico.

Conclusioni: MMG e pazienti hanno narrato grandi difficoltà e dimostrato una buona resilienza; si profila un elevato il rischio di sviluppare un Disturbo postraumatico da stress.