V. 20 N. 1 (2020)
Original articles

Stabilire connessioni. Vi raccontiamo “Ampio Spettro*”. Un progetto per contrastare l’antibiotico resistenza

Peter Konstantin Kurotschka
Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Cagliari, Cagliari, Italia
Alice Serafini
Azienda USL di Modena, Modena, Italia
Federico Contu
Azienda Tutela Salute Sardegna, Cagliari, Italia
Viviana Forte
Azienda Tutela Salute Sardegna, Cagliari, Italia
Luca Pasolli
Trento, Italia
Giuseppe Parisi
Scuola di Medicina Chirurgia, Università di Milano Bicocca, Italia
Pubblicato November 5, 2020
Parole chiave
  • Formazione medica continua,
  • Medicina generale,
  • Antibiotico-resistenza,
  • Farmaci antibatterici,
  • Epidemiologia

Abstract

Partendo dall’osservazione della distanza esistente tra le indicazioni delle linee guida e la pratica prescrit- tiva dei medici rispetto all’utilizzo degli antibiotici in persone che presentano sintomi/segni da infezioni di grado lieve è stato messo a punto un progetto su due assi: un asse di ricerca che andasse a studiare le cause profonde del problema dell’inappropriata prescrizione di antibiotici e un asse formativo che avesse l’obiettivo di modificare le abitudini prescrittive dei medici. Ciò cercando contemporaneamente di dipanare le grandi incertezze che i clinici devono affrontare quotidianamente nella loro pratica durante la pandemia da COVID-19.

Altri obiettivi sono stati diffondere una cultura della ricerca tra le giovani generazioni dei medici di medi- cina generale, e creare un gruppo di giovani professionisti che apprendessero i rudimenti della formazione nel progettare e attuare il percorso formativo stesso.

Vogliamo narrare la storia di quest’esperienza no profit, voluta e portata avanti da un gruppo piccolo di giovani medici in formazione in Medicina Generale -che è stata caratterizzata dalla costruzione continua di connessioni: connessioni tra l’area professionale e l’accademia e altre istituzioni come l’Istituto Superiore di Sanità, la ATS Sardegna e SIPeM, tra ricerca e formazione, tra gli aspetti comunicativi del lavoro del medico e quelli clinici.

Di pregio in questo progetto due aspetti: il primo è l’individuazione dei problemi sul campo da parte dei professionisti coinvolti e che possano avvalersi, nella raccolta e nell’analisi dei dati, del contributo meto- dologico di istituzioni indipendenti. Il secondo la scelta di una formazione che non sia appiattita su una formalizzazione di didattica tradizionale ma sia rivolta al cambiamento e alla costruzione di un professio- nista capace di riflessione e pensiero indipendente, che lavori sempre sulla base di evidenze contesto specifiche.