Vol. 23 No. 2
Abstract book Congresso SIPeM 2023

Ragionare nella complessità e nell’incertezza: Radici comuni e strategie diversificate nell’insegnamento del metodo nei vari setting clinici

Published 2024-03-28

Abstract

BACKGROUND

“…in epoca di pensiero debole narrativologico, di pensiero forte Evidence-based, e di pensiero potenziato dalle macchine [è necessario] soddisfare in medicina il bisogno di un diffuso pensiero logico(Delvecchio 2020: 14)

Parafrasando questa frase di Delvecchio, si potrebbe dire che basterebbe anche soddisfare il bisogno di pensiero, il bisogno di rigore nella cura. Il ragionamento clinico, il nostro principale strumento disciplinare, non viene mai insegnato abbastanza.

Paradossalmente, con la disponibilità di una diagnostica affinata permessa dal progresso tecnologico il pensiero deve essere presente e rigoroso, anche per scoraggiare la tentazione di lavorare spensierati, basandosi sull’intelligenza artificiale prossima ventura e anche presente.

 Il ragionamento clinico ha uno zoccolo duro antico e uniforme, ma si modella e si plasma sul contesto specifico di cura. È necessario quindi, per insegnarlo, conoscere le basi comuni e le strategie specifiche legate al contesto di cura e ai bisogni dei discenti.

 

 

OBIETTIVI DEL WORKSHOP

Al termine del workshop il/la partecipante:

  • avrà raggiunto una miglior comprensione dell'importanza dell'insegnamento del ragionamento clinico nei curricula professionali
  • conoscerà i metodi didattici oggi considerati efficaci per un suo insegnamento
  • sarà in grado di scegliere le strategie oggetto di insegnamento in un allineamento costruttivo con la situazione in cui lo studente/specializzando andrà ad operare (territorio, ospedale, alto rischio, emergenza, alta/bassa complessità o incertezza)

 

ARTICOLAZIONE /METODO

Dalla narrazione di un caso clinico-stimolo, e dei conseguenti dialoghi didattici tra clinici in vari setting e per diversi tirocinanti, si presentano alla discussione con i partecipanti vari approcci pedagogici e strategie didattiche dell’insegnamento del metodo clinico, sottoposti a successivo commento critico.

Si conclude il workshop con una serie di suggerimenti e l’esplicitazione delle aree problematiche per una efficace didattica su questa competenza, anche in vista degli sviluppi futuri dell’intelligenza artificiale e dei cambiamenti sociali e del cambiamento in sanità, che rendono necessaria la competenza di ben saper ragionare nella complessità e nell’incertezza.

 

RISULTATI

Il workshop ha suscitato interesse in sede congressuale: tutti e 25 i posti disponibili sono stati occupati da partecipanti attenti e attivi. I feedback sono stati positivi, anche per il clima collaborativo tra varie figure di professionisti e l’interesse degli interventi.

Il caso presentato in modo analitico ha mostrato in modo convincente come un approccio “maieutico” possa essere efficace nell’insegnamento di metodo.

Inoltre, presentando in modo verosimile tutti gli aspetti dell’insegnamento nei setting clinici, i partecipanti hanno toccato con mano l’importanza degli elementi di contesto nel modulare e organizzare il pensiero clinico.

Si è reso anche evidente che esplicitare i punti di vista diversi di un caso clinico è un lavoro faticoso ma la conoscenza contestualizzata che ne deriva è uno strumento di apprendimento molto efficace. Ancora una volta si comprende come un ragionamento clinico non si insegni in vacuo e che le curiosità degli studenti sugli aspetti di processo e organizzativi sono elementi importanti per capire poi il ragionamento in sé.

Infine, sono emersi i problemi del rapporto tra territorio e ospedale, e l'importanza di una continuità del pensiero clinico tra il primo professionista che vede il paziente sul territorio e gli altri professionisti ospedalieri, tenendo conto delle differenze di setting organizzativi.

Quindi, non solo si possono ritenere raggiunti gli obiettivi di apprendimento, ma è possibile anche sottolineare l’importanza che per i formatori presenti riveste un insegnamento del ragionamento clinico sempre contestualizzato e il più possibile consapevole e attento alle decisioni precedenti e successive nel percorso del paziente prese da altri professionisti in contesti diversi.

 

CITAZIONI

Delvecchio G. Logica e diagnosi. Principi di metodologia medica. Rubbettino, 2020. ISBN: 9788849859690