Vol. 23 No. 2
Abstract book Congresso SIPeM 2023

L’attitudine alla centralità del paziente nella formazione con il paziente formatore: uno studio quasi-sperimentale

Sara Alberti
University of Modena and Reggio Emilia
Published January 25, 2024

Abstract

INTRODUZIONE

Il coinvolgimento dei pazienti e caregivers nella formazione dei professionisti sanitari è considerato la chiave per lo sviluppo di competenze orientate alla cura centrata sul paziente e la famiglia (de Groot et al., 2020). L’obiettivo del presente studio è valutare se il coinvolgimento del paziente e caregiver formatori è in grado di promuovere l’attitudine alla centralità del paziente negli studenti di Infermieristica.

 

 

 

MATERIALI E METODI

È stato condotto uno studio pre- e post- intervento su un campione di studenti del terzo anno del Corso di Studi in Infermieristica dell’Università di Modena e Reggio Emilia (n=117). Gli studenti, nel Marzo 2023, hanno partecipato a un workshop co-condotto da un paziente e un caregiver formatori insieme ai tutor della didattica professionale. Prima e dopo il workshop, è stata somministrata loro la scala Likert “The Patient-Practitioner Orientation Scale”, validata in italiano (Ardenghi et al., 2019), che misura l’attitudine alla centralità del paziente ed è costituita da due sottoscale, il “Caring” che misura, nello specifico, l’apertura dei professionisti verso le aspettative, emozioni, e circostanze di vita come elementi da considerare nel processo terapeutico e lo “Sharing” ovvero l’apertura dei professionisti verso le aspettative, emozioni, e circostanze di vita come elementi da considerare nel processo terapeutico. Inoltre, è stata somministrata una scheda socio-anagrafica.

 

RISULTATI

Dall’analisi dei dati è risultato un aumento statisticamente significativo del punteggio dopo l’intervento, e quindi una maggiore attitudine orientata alla centralità del paziente, sia per la scala totale sia per le singole sottoscale “Caring” e “Sharing” (p<0.001) (Figura 1.).

Figura_1._SIPEM_.png

Figura 1. Risultati pre- e post- workshop

I risultati mostrano inoltre una differenza statisticamente significativa tra maschi e femmine (p<0.001) e punteggi statisticamente più elevati in coloro che già possiedono una laurea (p=0.006) (Tabella 1.).

Caratteristiche dei partecipanti

N (%)

Sharing

M

Caring

M

Overall score

M (SD)

P-value

 

Sesso

F

101 (86%)

4.63

5.43

5.04 (0.53)

<0.001*

M

17(14%)

4.23

4.73

4.48 (0.68)

Nazionalità

Italiana

111 (94%)

4.58

5.32

4.95 (0.58)

0.780

Non italiana

7 (6%)

4.6

5.43

5.01 (0.65)

Titolo di

 studio

Diploma

112 (95%)

4.96

4.58

4.96 (0.57)

0.006*

Laurea

3 (2.5%)

5.70

5.50

5.07 (0.29)

Qualifica OSS

3 (2.5%)

4.21

3.75

4.02 (0.23)

Scuola superiore

Liceo

72 (61%)

4.59

5.42

5.00 (0.56)

0.349

Istituto tecnico

32 (27%)

4.57

5.28

4.92 (0.64)

Istituto professionale

14 (12%)

4.76

4.76

4.76 (0.60)

Esperienze pregresse con il paziente formatore

Nessuna

60 (51%)

4.53

5.31

4.92 (0.60)

0.408

1

53 (45%)

4.60

5.34

4.98 (0.58)

2

5 (4%)

4.85

5.45

5.15 (0.39)

Tabella 1. Analisi dei sottogruppi per caratteristiche dei partecipanti

 

Non sono stati rilevate differenze statisticamente significative per nazionalità e tipologia di scuola superiore frequentata. Inoltre, i punteggi della scala aumentano all’aumentare del numero di esperienze pregresse dello studente con il paziente formatore, ma non risulta una significatività statistica.

 

DISCUSSIONE

I risultati di questo studio suggeriscono che il coinvolgimento del paziente e dei caregivers nella formazione infermieristica promuove l’acquisizione di attitudini di Caring e Sharing negli studenti. Tale risultato è in linea con la letteratura (Feijo o-Cid et al., 2022). Lo studio inoltre suggerisce che l’inserimento del paziente e caregiver formatori in interventi formativi multipli è maggiormente efficace. Ulteriori studi dovrebbero validare questa ipotesi di ricerca.

CONCLUSIONI

L’insegnamento con il paziente e caregiver formatori è una didattica promettente per lo sviluppo di un modello di cura centrato sul paziente e la famiglia. Coinvolgere la persona assistita e il caregiver nella formazione costituisce un primo livello di engagement che prepara alla cura e ne promuove l’umanizzazione elevando la dimensione antropologica della stessa (Spencer et al., 2000). Esiste un’eterogeneità di esperienze nazionali e internazionali ancora poco conosciute e riconosciute e una difformità di modelli di implementazione e valutazione di questa nuovo modo fare formazione. La ricerca è uno strumento imprescindibile per valutare la pratica educativa e fornirne linee di indirizzo.