Pensare e/è disegnare

La creazione artistica secondo Leonardo da Vinci

Autori

  • Gianluca Cuozzo Università di Torino

DOI:

https://doi.org/10.13135/2036-542X/7615

Parole chiave:

image, perspective, speculum, beauty, nature, knowledge

Abstract

Nell'opera di Leonardo, così come in quella di Niccolò Cusano, è presente un'esaltazione del sapere pratico dell'uomo analfabeta, cioè delle arti meccaniche, all'interno delle quali l'umiltà e l'ammissione dell'ignoranza sono il cuore di un sapere pratico. La stessa "cultura della bottega" a cui Leonardo attingeva, si riferisce a intuizioni grafiche in cui convergono arte e scienza; queste nozioni congetturali, trasformate in figure, sono facilmente adottabili e comprensibili a tutti. Lo stesso vale per gli enigmi ideati da Cusa, schemi performativi di geometria simbolica in grado di esemplificare il cammino dell'anima verso Dio, la visione mistica della divinità e il meccanismo nascosto della vita divina. Questi exempla, nel caso di Leonardo, sono una sorta di manuale-inventario o di soluzioni tecniche che possono rivelarsi utili in più modi. Il risultato più sorprendente di queste guide esperienziali è il ritratto di Monna Lisa, dove il paesaggio naturale sullo sfondo e il volto enigmatico della donna - separati ma irresistibilmente attratti l'uno dall'altro - ricordano la sfida principale dell'artista: incantare i processi entropici della natura nella plasticità della bella forma.

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Pubblicato

2012-11-01