Improvvisazione musicale e complessità
DOI:
https://doi.org/10.13135/2036-542X/7597Parole chiave:
music, improvisation, complexity, system, nnegentropyAbstract
La filosofia della complessità, negli ultimi decenni, ha impostato e consolidato un approccio epistemologico che descrive la natura spesso in termini di caso e possibilità. Questo paradigma invita inoltre, soprattutto nelle opere di Edgar Morin, a superare le barriere tra discipline diverse e suggerisce una fruttuosa fusione tra lo studio della fisica, della biologia e dell'antropologia e delle scienze sociali. Sulla base di questo approccio, il presente lavoro indaga il rapporto tra improvvisazione musicale e complessità, cercando di evidenziare che l'estetica dell'imprevisto, che si realizza nelle performance dei gruppi di improvvisazione, rappresenta un fenomeno in cui sono evidenti gli isomorfismi con l'organizzazione sistemica. Isomorfismi che sono caratterizzati dal rapporto dialettico caos-ordine, dai meccanismi genetici di retroazione, dall'integrazione della contingenza e dal ruolo centrale del concetto di emergenza. Per questo motivo, l'improvvisazione musicale può essere considerata come un sistema dinamico adattivo e come un'attività situata tra estetica e ontologia.