Il terrore dell’ambivalenza
Abstract
La poesia di Osip Mandel'štam, Epigramma di Stalin, descrive i due livelli del terrore staliniano: un terrore quotidiano caratterizzato dal silenzio e dal sussurro, e un terrore politico segnato dall'annientamento e dalla derisione carnevalesca del "nemico oggettivo" (Hannah Arendt). Secondo Félix Duque, il significato del terrore totalitario, così come dell'apocalisse postmoderna, risiede in un innato rinvio della fine.
Pubblicato
2011-12-01
Sezione
Monografica