Dal linguaggio al dialogo
Due ipotesi sull'interpretazione
DOI:
https://doi.org/10.13135/2036-542X/7522Abstract
Nella seconda metà degli anni Ottanta Gianni Vattimo ipotizzava quanto segue: «oggi, se c’è un idioma comune della filosofia e della cultura, esso va individuato nell’ermeneutica». E ancora a metà degli anni Novanta riteneva che questa ipotesi non fosse stata smentita. Valutare la portata e la tenuta di questa tesi non è però un compito semplice. In primo luogo, non è facile dire quanto essa si presti a essere discussa al di fuori del suo contesto. Tanto nel saggio Ermeneutica come koiné quanto, più tardi, nel primo capitolo di Oltre l’interpretazione la tesi della koiné si configura non propriamente come un’ipo- tesi storiografica, ma come punto di partenza di un impegnativo (e aperta- mente zeitgeistlich o, meglio, seinsgeschichtlich) discorso teorico.