L'esperimento del nichilismo

Interpretazione ed esperienza della verità in Gianni Vattimo

  • Gaetano Chiurazzi Università degli Studi di Torino

Abstract

In un saggio contenuto in La fine della modernità, Vattimo pone quella che può essere considerata la pietra angolare della sua proposta filosofica, il nesso tra ermeneutica e nichilismo. Tale nesso viene teorizzato in rapporto al modo in cui, nel testo fondamentale dell’ermeneutica filosofica contemporanea, Verità e metodo di H.G. Gadamer (1960), veniva proposto il problema della verità, a partire dall’esperienza dell’arte: questa esperienza ha per Vattimo un peculiare accento nichilistico perché è un’esperienza di “sfondamento”, in cui si esperisce la perdita di cogenza e di continuità del proprio mondo, ovvero quella dimensione di storicità che pure in Gadamer accomuna esperienza artistica ed esperienza storica, ma che, secondo Vattimo, sarebbe pensata ancora in termini eccessivamente cumulativi e addirittura sostanzialistici (nel senso hegeliano del termine). In verità, questa dimensione nichilistica non è assente neanche nell’analisi gadameriana, che, ispirandosi al concetto hegeliano di Erfahrung, pone l’accento sul momento negativo che smobilita le certezze del soggetto e lo induce a un riassestamento della sua visione del mondo.

Pubblicato
2023-05-14