Schumann lettore e interprete del Faust
Abstract
Robert Schumann lavorò alle Szenen aus Goethes Faust per quasi dieci anni, dal 1844 al 1853. Nel suo tentativo di avvicinarsi all'altezza della tragedia di Goethe, il compositore iniziò la stesura della musica partendo dal finale del secondo Faust, culminante nel filosofico, elevato Coro mistico. A tale vertice goethiano, da lui denominato Trasfigurazione di Faust, Schumann aggiunse in seguito poche altre scene della tragedia, fra cui la preghiera di Gretchen di fronte all'immagine della Mater dolorosa. Così Schumann volle mettere in evidenza un legame profondo tra il Faust I e il Faust II, nel momento in cui aggiunse al ricongiungimento mistico di Faust con Gretchen, nel Faust II, il passo in cui Gretchen ricorda con terrore l'unione carnale e illegittima con Faust nella prima parte. Schumann postula in questa maniera la trasfigurazione non solo di Faust, ma della coppia Faust-Gretchen.
Schumann as Faust’s Reader and Expounder
Robert Schumann worked on the Szenen aus Goethes Faust for almost a decade (1844 through 1853). In his attempt to reach a loftiness similar to that of Goethe's tragedy, the composer started setting the final part of Faust II, which ends with the philosophical Chorus Mysticus. Having renamed Faust Transfiguration this sublime Goethian achievement, Schumann added some other scenes from the tragedy, among them Gretchen's prayer before the image of the Mater Dolorosa in the first part of the tragedy. My paper aims at demonstrating that Schumann intended to show a profound link between Faust I and Faust II, as he added to the mystical reunion of Faust and Gretchen in Faust II the moment in which Gretchen recalls with pain her carnal and illegitimate union with Faust in first part. In this way Schumann sets forth a transfiguration not only of Faust, but of the couple he forms with Gretchen.
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