Questioni semiotiche di enunciazione tra musica e cinema. Con un’analisi da Shiva Baby

Autori

  • Andrea Valle Università degli Studi di Torino

Abstract

Tra i diversi sguardi teorici possibili, il film può essere assunto come oggetto testuale audiovisivo. La conseguenza semiotica è che un film va inteso come discorso, cioè risultato di un processo di enunciazione che ne configura il senso, o i sensi. L'idea stessa di configurazione implica un lavoro di coordinamento complessivo di componenti eterogenee: immagine in movimento e suono. Se dunque certamente la musica al cinema può essere affrontata nella sua specificità, in una prospettiva semiotica legata all'enunciazione essa è  integrata con tutti gli altri elementi audiovisivi. Così, non solo udibile e visibile giocano la stessa partita, ma la distinzione – pertinente nel contesto produttivo – tra voce, musica e sound design non ha particolare rilevanza se non assume valore all'interno delle dinamiche enunciative.

Il contributo si propone di discutere questo assunto anche attraverso la discussione di alcuni esempi.

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Pubblicato

2024-06-29

Come citare

Valle, A. (2024). Questioni semiotiche di enunciazione tra musica e cinema. Con un’analisi da Shiva Baby. Gli Spazi Della Musica, 10, 20–34. Recuperato da https://ojs.unito.it/index.php/spazidellamusica/article/view/10713